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Ansia e attacchi di panico: cosa rappresentano?

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Navigando sul web mi sono accorto che ci sono tantissimi articoli che parlano di ansia e attacchi di panico strutturati in elenchi di sintomi per riconoscerli. Proprio per questo motivo, ho deciso che te ne parlerò in modo differente, spiegandoti il significato di queste due problematiche ossia quello che rappresentano.

Prima di affrontare il significato dell'ansia e degli attacchi di panico, vediamo però cosa sono e in che consistono.
L'ansia è una condizione fisiologica naturale che è presente in tutte le persone. Generalmente viene considerata un qualcosa di negativo ma è invece un'importante risorsa per te perché producendo uno stato di attivazione dell'organismo, davanti ad una situazione percepita come pericolosa, ti aiuta a proteggerti dai rischi e a mantenere uno stato di allerta per poter affrontare il pericolo o un qualcosa di impegnativo come ad esempio un esame importante.
Quando sei in ansia, ciò che senti è un aumento della frequenza del respiro e del battito cardiaco, sudorazione, tensione muscolare, vertigini, ecc., tutte sensazioni normali che si trasformano in patologiche nel momento in cui diventano eccessive e invalidanti.

Gli attacchi di panico, invece, sono brevi episodi di ansia intollerabile che hanno una durata di 20 minuti circa. Generalmente si presentano improvvisamente come fulmini a ciel sereno quando l'ansia raggiunge dei picchi molto elevati. Quando un attacco arriva, i 20 minuti sembrano non passare mai e sono i più brutti della tua vita perché avverti tachicardia, sudorazione, vampate di calore, sensazioni di soffocamento, senso di svenimento, paura di impazzire e di morire. Quando questo accade l'esperienza vissuta è così brutta che si innesta la paura di sentirti male di nuovo, la paura quindi di doverti trovare un'altra volta a rivivere quelle interminabili brutte sensazioni.

Ora che abbiamo visto cosa sono l'ansia e gli attacchi di panico e in cosa consistono, possiamo dedicarci a capire cosa rappresentano.
Entrambi possono essere considerati semplicemente come dei campanelli di allarme che ti dicono che nella tua vita c'è qualcosa che non va e che necessita di essere sistemata. Quando vivi delle situazioni personali, relazionali, lavorative che ti procurano sofferenza, la tua mente ti da dei segnali. Alcuni di essi possono essere la presenza di disturbi somatici come ad esempio dermatiti, cefalee, problematiche al colon, tutte vie che la tua mente usa per comunicare con te e farti capire che devi assolutamente mettere le mani su ciò che ti sta facendo del male, su ciò che ti sta facendo soffrire. In questi termini, anche l'ansia e gli attacchi di panico svolgono la stessa funzione.

Generalmente la maggior parte della persone, quando è in balia di queste problematiche, si rivolge ad uno psichiatra che con utilizzo dei farmaci tampona i sintomi o li mette a tacere. Ebbene si hai letto bene, TAMPONA e LI METTE A TACERE. Ansia e attacchi di panico, infatti, sono semplicemente sintomi che attraverso i farmaci possono essere messi a tacere. Il problema è che questa è la via giusta per diventare schiavo dei farmaci perché appena smetterai di prenderli, tutti quello che magicamente era sparito, tornerà a farti visita. Questo accade perché gli psicofarmaci non risolvono le problematiche alla radice ma vanno a determinare dei cambiamenti nel cervello che a loro volta nascondono i fastidiosi sintomi. Sia chiaro che non sto dicendo che i farmaci non sono utili, perché in alcuni casi sono necessari. Sto dicendo, invece, che da soli non risolvono il problema e per uscirne completamente devi mettere le mani su quelle situazioni che te lo hanno prodotto e risistemarle. 


Ora che hai capito come funziona, se soffri di ansia, di attacchi di panico o di somatizzazioni varie, abbi il coraggio di affrontare ciò che ti sta danneggiando e se da solo non ce la fai, fatti aiutare da un professionista.
Ricorda anche chiedere aiuto è un atto di coraggio!


Un saluto

Dr. Matteo Mentuccia


Studio Kosmos

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